martedì, marzo 27

Tonino Guerra



 Giardini Orselli


La farfalla
Contento, proprio contento
sono stato molte volte nella vita
ma più di tutte quando
mi hanno liberato in Germania
che mi sono messo a guardare una farfalla
senza la voglia di mangiarla.
L’aria
L’aria l’e cla roba lizira
che sta dalonda la tu testa
e la dventa piò céra quand che t’roid
L’aria è quella cosa leggera,
che sta intorno alla tua testa
e diventa più chiara quando ridi.

Amarcord
Lo so, lo so, lo so
che un uomo, a 50 anni,
ha sempre le mani pulite
e io me le lavo due o tre volte al giorno
ma è quando mi vedo le mani sporche
che io mi ricordo di quando
ero ragazzo

martedì, marzo 20

Plastinazione






La plastinazione è un procedimento che permette la conservazione del corpo umano tramite la sostituzione dei liquidi con polimeri di silicone. Questa tecnica rende i reperti organici rigidi ed inodori, mantenendo inalterati i colori. La plastinazione è stata inventata e brevettata dall'anatomopatologo tedesco Gunther von Hagens.
Von Hagens espone i corpi plastinati in pose caratteristiche. Nelle mostre, intitolate Körperwelten (in inglese Body World), i corpi alcune volte sono posizionati in maniera tale da ricostruire celebri opere d'arte, mentre altre volte assumono gesti atletici particolari. Infine, vi sono corpi sezionati per puri scopi didascalici. Nel fare assumere le diverse posizioni si fa estrema attenzione alla coerenza del gesto con il posizionamento dei vari elementi anatomici, in primo luogo dei muscoli.
  1. Imbalsamazione e dissezione anatomica Il primo passo del processo consiste nel bloccare i processi degenerativi pompando formalina nel corpo attraverso le arterie. La formalina uccide i batteri e blocca il decadimento tissutale. Usando strumenti da dissezione sono preparate le strutture anatomiche rimuovendo la pelle, il tessuto connettivo ed il tessuto adiposo.
  2. Rimozione dal corpo di grasso e acqua L’acqua ed i grassi solubili del corpo sono sciolti immergendo il cadavere in un bagno di acetone.
  3. Impregnazione a forza Questo secondo processo di scambio è il passaggio centrale della plastinazione. Durante l’impregnazione a forza del silicone (o un altro polimero analogo) rimpiazza l’acetone. Queste operazioni sono svolte in contenitori sigillati ed il silicone è inserito in questi contenitori in pressione in modo da penetrare in ogni cellula.
  4. Posizionamento Il corpo è posizionato nella posizione desiderata ed ogni struttura anatomica è fissata con l’aiuto di spaghi, aghi e mollette.
  5. Solidificazione Il passaggio finale è la solidificazione e il tempo ed il modo dipendono dal polimero usato. Certi polimeri solidificano per esposizione a gas, altri per esposizione a radiazioni UV ed altri ancora per esposizione a fonti di calore.
Il processo di plastinazione richiede in genere 1500 ore di lavoro ed un anno per essere completato.

Body worlds........tra arte e scienza










Body Worlds del Dr. Gunther von Hagens illustra il corpo umano come non è mai stato fatto, rendendo accessibile al grande pubblico una serie di informazioni relative alla medicina e all’anatomia che altrimenti resterebbe relegata al solo ambito scientifico.
Grazie alla tecnica della “plastinazione”, inventata e brevettata dallo stesso von Hagens, che permette di conservare tessuti e organi sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone, sarà possibile vederecirca 200 autentici campioni di corpo umano: una maniera innovativa per farconoscere i meccanismi vitali, il funzionamento degli apparati, come quellocardiaco o respiratorio e mostrare le differenze tra organi malati e sani.
Un modo diretto di divulgare ed educare sui temi dellasalute, del benessere, della corretta nutrizione.
“La morte è un fatto normale, è parte della vita. E’ la vita ad essere eccezionale”, ha detto von Hagens. E quanto sia straordinario il corpo umano e il suo funzionamento non potrebbe essere descritto meglio di così: lo spettacolo dell’anatomia, per la prima volta, sotto gli occhi di tutti.
Body Worlds è l’unica mostra dedicata all’anatomia umana, con un proprio programma di donazione dei corpi curato dall’Institute for Plastination, che conta circa 13000 donatori registrati.

lunedì, marzo 19

Jacques Brel............Non andare via




Non andare via
puoi dimenticare
tutto quello che
se ne è andato già
tutti i malintesi
e tutti i perché
che uccidevano
la felicità
puoi dimenticare
tutto il tempo che
è passato già
non esiste più

Non andare via Non andare via
Non andare via Non andare via

io ti offrirò
perle di pioggia
venute da dove
non piove mai
aprirò la terra
giù fino nel fondo
per coprirti d’oro
d’oro e di luce
e ti porterò
dove non c’è più
che quel che tu vuoi
che quel che tu cerchi

Non andare via Non andare via
Non andare via Non andare via

Non andare via
per te inventerò
le parole pazze
che tu capirai
e ti parlerò
di due amanti che
per due volte già
hanno visto il fuoco
ti racconterò
la storia di un re
che morì perché
non trovò più lei

Non andare via Non andare via
Non andare via Non andare via

Nel vulcano spento
che credevi morto
molte volte il fuoco
è rinato ancora
ed il fuoco brucia
tutto quanto intorno
e non riconosco
niente e nessuno
e quando c’è sera
e c’è il fuoco in cielo
il rosso e il nero
non hanno un confine

Non andare via Non andare via
Non andare via Non andare via

Non andare via
io non piango più
io non parlo più
mi nasconderò
e ti guarderò
quando riderai
e ti sentirò
quando canterai
sarò solo l’ombra
l’ombra della tua ombra
l’ombra della tua mano
l’ombra del tuo cane

Non andare via Non andare via
Non andare via Non andare via

Charles Baudelaire.............L’UOMO E IL MARE


Uomo libero,
sempre tu amerai il mare!
Il mare è il tuo specchio:
contempli l’anima tua
nell’infinito srotolarsi
della tua onda,
e il tuo spirito
è un abisso non meno amaro.

Ti diletti a tuffarti
nel seno della tua immagine;
l’abbracci con gli occhi
e con le braccia,
e il tuo cuore si distrae
talvolta dal proprio battito
al fragor di quel lamento
indomabile e selvaggio.

Entrambi siete
tenebrosi e discreti:
uomo,
nessuno ha sondato
il fondo dei tuoi abissi;
mare,
nessuno conosce
le tue intime ricchezze:
tanto gelosamente serbate
i vostri segreti !

E tuttavia da secoli innumerevoli
vi fate guerra senza pietà nè rimorsi,
tanto amate la strage e la morte,
o lottatori eterni,
o fratelli inseparabili!


ANNA ACHMATOVA..............IN UNA NOTTE BIANCA



Ah, non avevo chiuso la porta,
le candele non avevo acceso,
non sai come, stanca,
non mi risolvevo a coricarmi.

Guardare come si spengono le macchie
d’abeti nel buio del crepuscolo,
inebriandomi al suono d’una voce
che somiglia alla tua.

E sapere che tutto è perduto,
che la vita è un maledetto inferno!
Oh, io ero sicura
che saresti tornato.

Salvador Espriu...............AI BORDI DEL MARE. AVEVO…


Al bordi del mare. Avevo
una casa, il sogno mio,
lungo i bordi del mare.
Alta prua. Per liberi
cammini d’acqua, la svelta
barca che comandavo.

Gli occhi conoscevano
tutto il riposo e l’ordine
di una piccola patria.

Quanto m’è necessario
di dirti la paura
che fa la pioggia ai vetri!
Oggi cade la notte scura
sopra la mia dimora.

Mi attirano le rocce
negre verso il naufragio.
Del cantico prigioniero,
ogni mio sforzo inutile,
chi può condurmi all’alba?

Ai bordi del mare avevo
una casa e un sogno lento.

mercoledì, marzo 14

Comunicazione di servizio




Questo post per scusarmi con quanti  mi  mi onorano di visite e commenti, non avendo molto tempo per seguire il blog mi limito a pubblicare i vostri graditi commenti  .
Vi prego di volermi scusare e vi prometto che presto tornerò ad essere la matta logorroica di sempre .
un abbraccio giunga ad ognuno di voi
Elisabetta

martedì, marzo 13

NEL MOME UN DESTINO




TABACCHINO Carmelindo
FORMATO Felice
CITTADINO Italo
FALSO Salvatore
SALVATI Salvatore
FAVAGROSSA Candida
Dante POMPA
Evelin MANGIAFAVE
PELO Eros
FAVA Gina DALLAGIOVANNA
Liana DEGLI UOMINI
Primo DEGLI UOMINI
Vito LA MORTE
Felice LA MORTE
Rito GRECO
MEDAGLIA Olimpia
Guida CINA
PODIO Vittoria
PODIO Onorato
LACARBONARA Addolorata
LACARBONARA Vita
LA CAVALLA Arcangela
LAZZAZZERA Felice
LARDO Lardo
LARASPATA Bernarda
LACARRUBBA Giuseppa
LACANNA Albina
LA COGNATA Fortunata
Natale STELLATO
Guido BUCO
Pasqua STELLONE
MERCOLEDISANTO Pasqua
PELONERO Santo
Pietra CINQUEMANI
RIVOLTELLA Betty
SOMMA Fortuna
MACCHIA Delvino
INCULANO Carmelo (da confermare)
Assetato BEVILACQUA (da confermare)
CALDARO MINCHIA Rosa
PUZZO Lina
SABATO Domenica
SORCIO Franco
Ruggiero SORCINA
Natale NEVOSO
SII ONESTO Guerriero
RICOTTA Bianca
Felice TEMPESTA
TEMPORALE Jerry
Fiore FIORITO
Renato DELLA PUZZA
MINCHIA Giuseppa
POPO' Francesco
LAZZARIN PIPINATO Wally
PISCIONE Fortunato
PISCIONE Felice
MELA Adamo
PORTOLANO Rosa
PORTOLANO Fortunato
Felice AZZONE
Primo DECIMO
ORCO Donato
GIUDA Salvatore
MERENDINO Santo
FATICA Argentina
Generoso IMMEDIATO
Gene IMMEDIATO
FICCA Belviso
Remo NAVE
PASSALACQUA Aimeè
INTELLIGENZA Iolanda
Marziano BUONAFINE
Gustavo CAROTA
Benvenuta VACCA
GUARDAVACCARO Donato
Primo BATTIGAMBE
PECORA Rosa
PEZZODIPANE Manilla
CACCHIONE Rubino
CACCHIONE Restituta
MASTRAPASQUA Pasqualino
CAVALLO Fortunato
AMICO Fedele
Fiammetta PELAGATTA
GATTO Felice
Massimo GAY
CAZZIN Rosa
CAZZIN Virginie
CAZZIN Bernardina
Remo CAZZONI
CAZZOLA Vanda
TROI ION Adrian
TROI Elena
PUTTO GNERRO Bernardino
PUTTO Tacito
BOTTANA Bianca
MIELE Santolo
DOLCE Fiore
DOLCE Oliva
ZUCCHERO Rosa
Rosetta PANEBIANCO
Viva CAPEZZOLI
POPPA Rosa
TETTA Libera
Wilma POPPE
POPPA Bruna
Fiore ZUPPA
Vita ZUPPA
MINESTRA Ringo
Battista RISOTTO
PAPPA Rino
PADREVITA Libera
Immacolata DELLE FEMMINE
Donata GALLA DELLE FEMMINE
Felice CACCAVALE
DIOGUARDI Dante
MERENDINO Giusto
SCHIAVETTA Renata
Jessica ORGASMO
FLAUTO Rosa
Bonfiglio DALLATURCA
Italo RAZIONALE
ZOCCOLA Diva
Addolorata FERMA
Olimpio GNAPPI
Illuminato FALLICO
INASPETTATO Delfina
SCHIAPPA Nullo
CICCIO' Nello









Candido Baldacchino


















Alda Merini........Io come voi


Io come voi sono stata sorpresa
mentre rubavo la vita,
buttata fuori dal mio desiderio d’amore.
Io come voi non sono stata ascoltata
e ho visto le sbarre del silenzio
crescermi intorno e strapparmi i capelli.

Georgos Seferiadhis............La nostra terra è chiusa







La nostra terra è chiusa, tutta monti
che hanno per tetto il basso cielo giorno e notte.
Non abbiamo fiumi, non abbiamo pozzi non abbiamo sorgenti,
solo poche cisterne, e queste vuote, che risuonano e che veneriamo.
Suono stagnante e sordo, uguale alla nostra solitudine
uguale al nostro amore, uguale ai nostri corpi.
Ci stupiamo di aver potuto una volta costruire
case capanne e ovili.
E le nozze nostre, le fresche ghirlande e le dita
diventano enigmi inspiegabili alla nostra anima.
Come sono nati come si son fatti forti i nostri figli?
La nostra terra è chiusa. La chiudono
due cupe Simplegadi. Nei porti
la domenica quando scendiamo a respirare
vediamo rischiarati al tramonto
rottami di viaggi mai portati a termine
corpi che non sanno più come amare.

giovedì, marzo 8

8 marzo





Le origini storiche della Festa della Donna e della scelta della data dell’8 marzo sono incerte.
La tradizione lega la festività ad un episodio avvenuto nel 1908: l’8 marzo di quell’anno, il proprietario di un’industria tessile di New York chiuse le porte della fabbrica per impedire alle operaie che stavano da alcuni giorni protestando contro le condizioni di lavoro a cui erano costrette di uscire.
Allo stabilimento venne poi appiccato il fuoco, e le 129 operaie rimaste chiuse all’interno morirono tra le fiamme.

Inizialmente le celebrazioni dell’8 marzo avevano luogo solo negli Stati Uniti ed erano dedicate al ricordo della tragedia avvenuta quel giorno del 1908.
Fu proprio Rosa Luxemburg a stabilire che la giornata dell’8 marzo fosse una giornata dedicata al ricordo di quell’episodio, una giornata di lotta internazionale.
Il significato autentico della Giornata Internazionale della Donna, che è divenuta una festa celebrata in diverse nazioni del mondo, è divenuto quello di celebrazione delle conquiste fatte dalle donne in campo sociale, politico ed economico.
Se in origine quella dell’8 marzo era una giornata di lotta, nella quale trovavano spazio le rivendicazioni delle associazioni femministe, oggi, anche se varie associazioni organizzano manifestazioni e convegni dedicati alla condizione femminile, la festa dell’8 marzo è sempre più sentita e vissuta come semplice occasione di ritrovo per le donne.
La mimosa come simbolo della Festa della Donna in Italia è stata scelta nel 1946 della Unione Donne Italiane (UDI ) per il suo colore, espressione di forza e vitalità e simbolo del passaggio dalla vita alla morte.

  NON RECIDIAMO RAMI DI MIMOSA
 CERCHIAMO DI ESSERE DONNE SEMPRE!!!!!

Alaide Foppa.....Esilio





La mia vita
È un esilio senza ritorno.
Non ebbe casa
la mia errante infanzia perduta,
non ha terra
il mio esilio.
La mia vita navigò
su vascelli di nostalgia.
Vissi sulle rive del mare
guardando l’orizzonte
verso la mia casa sconosciuta
pensavo salpare un giorno
e il presente viaggio
mi lasciò ad altro porto di speranza.
E’ l’amore, forse,
la mia ultima baia?
Oh braccia che mi fecero prigioniera,
senza darmi riparo…
Anche dal crudele abbraccio
volli sfuggire.
Oh braccia fuggitive
che invano cercarono le mie mani….
Incessante fuga
e desiderio incessante
l’amore non è porto sicuro.
E non c’è terra promessa
per la mia speranza.

Maria do Rosário Pedreira - da:Tutti i nomi dell’amore








Lasciai cadere il tempo sul tuo nome,
come si adagia il marmo sulla terra e
l’acqua si sparge sulle braci. Mi vestii
di lutto come le donne che disfano le 
culle vuote da tanto le guardano; e vidi
il sangue scendere finalmente sulla ferita,
come la cera che si rapprende sul palmo della mano
prima di perdersi nelle dita in polvere. 
Se ti dimenticai, fu perché volli qualcuno che mi
chiamasse, un corpo che fosse un altro sul mio
corpo, una voce offerta per la mattina.
 Ma niente, ma nessuno. 
Se il tempo non sifosse abbattuto sul tuo nome 
 avrei potutoalmeno ora ricordarti – 
poiché non c’è lapide senza corpo né cenere che non abbia arso.
 E la casa è oggi più fredda che
mai: lasciai passare il tempo sul tuo nome, 
e non c’è focolare, non c’è nido, non ci sono
figli che si possano perdere da me, né 
candele per riempire di memoria questo silenzio.