venerdì, novembre 30
mercoledì, novembre 28
Carmelita Zappalà, La notte è in fiamme
“Io non sono affatto forte.
Ho solo imparato a raccogliere i cocci e a rimetterli assieme,
ma questo lo sanno fare tutti, un po’ di colla di qua, un po’ di là,
un po’ di “non fa niente”, “passerà”, “non importa” ed eccomi di nuovo in piedi.
No, non sono forte.
Io cado in pezzi ogni momento. È solo che so ricominciare.”
domenica, novembre 11
Fëdor Ivanovič Tjutčev
"Nascondere, tacere, celare
sentimenti, sogni.
Nel fondo lasciare che sorgano, tramontino,
come chiare stelle della notte:
osservare, ammirare, tacere.
Un cuore come potrà dire,
un altro capire,
capire di che vivi.
Pensiero espresso è già menzogna,
fonte sommossa è già intorbidita.
Gustarne e tacere.
In se stesso solo vivere
un mondo intero,
pensieri magici, misteriosi:
i rumori di fuori assordano,
i raggi del giorno accecano.
Ascoltare il canto e tacere."
Pier Paolo Pasolini
L'intelligenza non avrà mai peso, mai
nel giudizio di questa pubblica opinione.
Neppure sul sangue dei lager, tu otterrai
da uno dei milioni d’anime della nostra nazione
un giudizio netto, interamente indignato:
irreale è ogni idea, irreale ogni passione
di questo popolo ormai dissociato
da secoli,la cui soave saggezza
gli serve a vivere,non l’ha mai liberato.
Mostrare la mia faccia, la mia magrezza -
alzare la mia sola, puerile voce -
non ha più senso: la viltà avvezza
a vedere morire nel modo più atroce
gli altri, con la più strana indifferenza.
Io muoio, ed anche questo mi nuoce.
Anais Nin
"L’amore è abbastanza grande
da includere una frase letta in un libro,
la linea di un collo visto e desiderato tra la folla,
un viso amato e desiderato al finestrino di un metrò che sfreccia via.
È abbastanza grande da includere un amore passato,
un amore futuro,
un film, un viaggio,
la scena di un sogno, un’allucinazione,
una visione."
giovedì, novembre 8
Émile-Auguste Chartier
Sapete che vi sono degli schermidori ridicoli che hanno un colpo tutto preparato e lo fanno in ogni circostanza, senza preoccuparsi dei movimenti dell’avversario.
Allo stesso modo, in effetti,
coloro che pensano per sistemi preconcetti tirano di scherma dormendo;
obiezioni supposte, risposte previste,
vani tintinnii di parole che non colpiscono nulla, che non provano nulla.
Giovanni Raboni
più del resto”. Una volta, per ridere,
ho detto il cappellino. Però pensando
la schiena, le ginocchia: e al labbro di sopra che quasi
non tocca quello di sotto: e come
s’impenna liquido, scatta il tuo profilo.
Ma ancora di più la faccia che non sai d’avere
dopo aver fatto l’amore, netta per saliva e sudore,
a una calma che c’era rifiorita.
Eugenio Montale----LO SAI: DEBBO RIPERDERTI
Lo sai: debbo riperderti e non posso.
Come un tiro aggiustato mi sommuove
ogni opera, ogni grido e anche lo spiro
salino che straripa
dai moli e fa l’oscura primavera
di Sottoripa.
Paese di ferrame e alberature
a selva nella polvere del vespro.
Un ronzìo lungo viene dall’aperto,
strazia com’unghia ai vetri. Cerco il segno
smarrito, il pegno solo ch’ebbi in grazia
da te.
E l’inferno è certo.
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