domenica, agosto 28
John William Waterhouse (1849-1917)
J.W. Waterhouse, pittore e figlio d'arte, dato che entrambe i suoi genitori William e Isabela Waterhouse, erano pittori, nacque a Roma nel 1849.
A cinque anni si trasferì con la famiglia a South Kensington, Londra, studiò pittura con suo padre e si iscrisse alla Royal Academy nel 1870.
Le sue opere giovanili, profondamente influenzate da Lawrence Alma-Tadema e Frederick Leighton, ma con un tocco pittorico leggermente diverso, più ricco e sensuale, riprendono scene tratte dal mondo greco e romano, furono espose sia alla Royal Academy che alla Dudley Gallery.
Nel 1874, all'età di venticinque anni, Waterhouse presentò alla Royal Academy il primo dei suoi lavori maturi, l'allegoria "Il Sonno e la sua sorellastra la Morte" che lo rese celebre e che rimase per decenni una delle opere più amate dal pubblico.
Dopo aver sposato Esther Kenworthy nel 1883, Waterhouse intensificò la sua attività di pittore, dedicandosi a temi letterari, dipinti con uno stile personale e romanticamente fantastico.
Insegnante dal 1895 alla Royal Academy, insegnò anche alla St. John's Wood Art School del cui club fu membro fino alla morte.
Si ammalò di cancro nel 1915 e morì due anni dopo, lasciando a metà uno dei suoi numerosi quadri raffiguranti la morte di Ofelia.
La produzione di Waterhouse può essere raggruppata per temi entro due filoni principali: le opere di ispirazione classica e le opere di ispirazione medievale, tra cui spiccano i numerosi "Ofelia" e "La signora di Shalott", oltre ad altri dipinti a tema shakespeariano.
La signora di Shalott è uno dei personaggi che maggiormente ispirarono Waterhouse, portandolo a realizzare almeno tre differenti dipinti nel 1888, nel 1896 e nel 1915.
Il tema della donna che si strugge per amore, in questo caso Elaine of Astolat, ricorre nei dipinti di Waterhouse: non a caso un altro dei suoi soggetti ricorrenti è Ofelia nell'atto di raccogliere fiori, poco prima della morte.
Il dipinto unisce il tema femminile a quello dell'acqua, un'associazione che, insieme a quella con il fiore, è tipica della pittura simbolista in generale e dei preraffaelliti in particolare.
Frequenti sono anche le scene di vita nell'antica Roma, permeate da una delicata e decadente indolenza, cui sono assimilabili anche le numerose scene di vita ambientate in Italia.
Waterhouse godette di una notevole fama in vita, ma dopo la morte venne dimenticato fino alla fine del XX secolo, quando la sua opera fu rivalutata in seno a una generale riconsiderazione dell'arte vittoriana.
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