"No! No! Il sonno m'uccide: lascia
ch'io dorma!"
dice, gia' mezzo assopita, la cara ragazza:
e dopo vacilla, e si rovescia tra le mie
braccia.
Io ve la lascio: il dolce suo peso
ora sostengo tra le mie braccia:
tutta la cingo nel supo sopore:
e conto ogni battito che batte il suo cuore.
Albeggia, alla fine! Oh che profondo
sospiro; e dopo la bacio:
e' terminato il mio lungo muto tormento:
ed ora, mia cara, mi spetta il compenso.
F.Kazincky (1759, Ersemlyen - 1831, Szephalom)
Note: Poeta e scrittore ungherese, fondo' un movimento
di rinnovamento linguistico e letterario tendente al classicismo
di cui fu massimo esponente. Opere: Spine e fiori, raccolta di
sonetti e epigrammi (1813).
Note: Poeta e scrittore ungherese, fondo' un movimento
di rinnovamento linguistico e letterario tendente al classicismo
di cui fu massimo esponente. Opere: Spine e fiori, raccolta di
sonetti e epigrammi (1813).
Nessun commento:
Posta un commento