Non è colpa di Facebook se l’altra sera ho visto una bella famiglia riunita in giardino, ogni membro della famiglia era incollato al suo pc e interagiva a forza di “mi piace” con mezzo mondo… tranne che con le persone sedute accanto .
Non è colpa di Facebook se abbiamo imparato a condensare il pensiero in poche e ripetitive parole.
Non è colpa di Facebook o Twitter se eserciti di casalinghe , fino a ieri disperate, cinguettano in rete con marpioni che mirano a “concludere” nascondendo le vere intenzioni dietro video di Vasco o De Andrè taggati ad arte ( spero si dica così).
Non è colpa di Facebook se non siamo più capaci di leggere , di trovare amici , di esprimere opinioni.
Non è colpa di Facebook se siamo diventati tutti ” comari” morbosamente interessati ai fatti altrui.
Non è colpa di Facebook se Anders Behring Brevik può diffondere le sue idee e trovare migliaia di amici.
Non è colpa di FaceBook se possono nascere gruppi per festeggiare il compleanno di Hitler o di sostegno alla mafia.
E non è colpa di Facebook se il cacciatore di bambini negri può mettere in mostra il suo trofeo ( vero o falso che sia)
La colpa è solo nostra.
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