Dove non splende il sole luce penetra;
Dove mare non scorre, le acque del cuore
Spingono le loro maree;
E, fantasmi infranti con lucciole nel capo,
Le cose della luce
Sfilano per la carne dove nessuna carne ricopre le ossa
Una candela fra le cosce
Scalda la giovinezza e il seme e brucia i semi dell'età;
Dove seme non germina,
Il frutto dell'uomo si spiana le rughe alle stelle,
Splendente come un fico;
Dove cera non è, la candela mostra i suoi capelli
L'alba erompe dietro gli occhi;
Da poli di cranio e alluce il sangue ventoso
Scivola come un mare;
Né recintati, né delimitati, i pozzi petroliferi del cielo
Germogliano alla verga
Divinante in un sorriso l'olio delle lacrime.
La notte nelle orbite contorna,
Come luna di pece, il limite dei globi;
Il giorno illumina l'osso;
Dove freddo non è, i venti che scorticano dispillano
Gli abiti d'inverno;
Lo strato sottile della primavera penzola dalle palpebre.
La luce irrompe su lotti segreti,
Su punte di pensiero dove pensieri profumano nella pioggia;
Dove logica muore,
Il segreto della terra cresce negli occhi,
E il sangue salta nel sole;
Sui lotti desolati l'alba s'arresta.
e questa è ancora più bella!!!
RispondiEliminaGrazie
:)
Eliminabellissima...è tua ?
RispondiEliminaMagari sapessi scrivere cosi!
EliminaCi farai leggere qualcosa di tuo,prima o poi?
RispondiEliminaQualcosa sparso nel blog c'è...le Farneticazioni come le chiamo io..
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