martedì, agosto 2

Sabato 2 agosto 1980




Alle 10:25, nella sala d’aspetto di 2ª classe della stazione di Bologna , affollata di turisti e di persone in partenza o di ritorno dalle vacanze, un ordigno a tempo, contenuto in una valigia abbandonata, esplose, causando il crollo dell’ala ovest dell’edificio. L’esplosivo, di fabbricazione militare, era posto nella valigia, sistemata a circa 50 centimetri d’altezza su di un tavolino portabagagli sotto il muro portante dell’ala ovest, allo scopo di aumentarne l’effetto; l’onda d’urto, insieme ai detriti provocati dallo scoppio, investì anche il treno Ancona / Chiasso, che al momento si trovava in sosta sul primo binario, distruggendo circa 30 metri di pensilina, ed il parcheggio dei taxi antistante l’edificio.
L’esplosione causò la morte di 85 persone ed il ferimento o la mutilazione di oltre 200.(Fonte: Wikipedia)

4 commenti:

  1. Un grazie a te Elisabetta che hai ricordato quel tragico 2 Agosto, ancora vivo e presente nella mente di molti di noi e il quadro del grande Guttuso che correda il tuo post è una triste ed amara poesia dipinta con tutta la bravura dell'artista!
    Buona giornata Elisabetta!

    RispondiElimina
  2. Avvenimenti che pesano come macigni sulla coscienza della nostra storia, ciao eli...

    RispondiElimina
  3. Ciao Elisabetta e grazie per la visita!
    Se seguiamo il lungo, lunghissimo filo di sangue che lega e collega tra loro tanti avvenimenti: Portella della ginestra, in Sicilia (1947), Piazza Fontana, a Milano (1969), Piazza della Loggia, a Brescia (1974), stazione di Bologna (1980) e poi via via fino alle stragi di Falcone e Borsellino e di Firenze (1992 e 1993) arriviamo sempre alle stesse Innominate ed Innominabili persone, che da sempre odiano qualsiasi idea di uguaglianza, di giustizia e di solidarietà.
    Ma non ci rassegneremo mai alla loro violenza ed alla loro ipocrisia. Mai!
    P.s.: e sono tante le stragi (vedi Italicus, Val di Sambro ecc.) che non ho nominato ma non per questo dimenticato...

    RispondiElimina
  4. Noi non dimentichiamo , ma lo stato e' sordo all'indignazione delle famiglie delle vittime e dei cittadini liberi(troppo pochi). Ricordare e' un dovere civile....GRAZIE RICCARDO

    RispondiElimina