lunedì, luglio 23

Nicolas Evariste.....






































......... è un fotografo 26enne francese. Ha iniziato a fotografare circa 6 anni fa ed è stato subito attratto dalle immagini in bianco e nero e dal formato quadrato delle fotografie.
Adora particolarmente effettuare scatti che ritraggono animali, come è possibile vedere in queste splendide immagini che fanno parte della serie Dark Zoo dell’artista francese.


domenica, luglio 22

Sesto Aurelio Properzio




E’ un amore impossibile” mi dici.

“E’ un amore impossibile” ti dico.

Ma scopri che sorridi se mi guardi,
e scopro che sorrido se ti vedo.
“Di notte” – tu confessi – “io ti penso.
Ti penso giorno e notte
e mi domando se stai pensando a me,
mentre ti penso”.
La società, le regole, i doveri…
ma tremi quando stringo le tue mani.
“Meglio felici o meglio allineati?”,
Ti chiedo. E il tuo sorriso accende il giorno,
cambiando veste ad ogni mio pensiero.
“Questo amore è possibile”, ti dico.
“Questo amore è possibile”, mi dici.”

ALBERTO NESSI.......A COSA PENSI?



A cosa pensi? A tante cose, dicevi,
il silenzio era neve sulla tela cerata
sotto le corolle del lampadario
copriva l'erba delle parole taciute


ed io a cosa penso adesso nell'età
della perdita, quando il falco
si libra sempre più alto nel cielo
più lontano dai fuochi che m'accesero


penso alle cose che non ci si dice mai
inciampo nelle radici e nelle liane
qui nei boschi dove tua madre ragazza
si lasciò prendere da un lavorante


ascolto l'uccello dal capo azzurro
che annuncia il crepuscolo dell'alba
sopra i rottami dei sogni, scruto
la macchia bruna sul mio viso


e tengo d'occhio il petalo che reca
un'eco della tua luce. Nell'ora del bilancio
ci sei tu che fai i conti a matita
sul foglio quadrettato del notes


c'è la tua collana di perle finte
il gelato nel bicchierino che ti portavo
i pomeriggi d'estate dal bar vicino,
l'erba segreta del nostro silenzio.

BLAS DE OTERO....... PARLEREBBERO I MIEI OCCHI








Parlerebbero i miei occhi se le mie labbra
ammutolissero. Potrei restare cieco,
e la mia mano destra continuerebbe
a parlare, parlare, parlare.
Debbo dire “Ho visto”. E taccio
stringendo gli occhi. Giurerei
di no, che non ho visto. E mentirei,
parlando, parlando, parlando.
Ma debbo tacere e tanto tacere,
c’è tanto da dire, che chiuderei
gli occhi, e starei tutto il giorno,
parlando, parlando, parlando.
Dio mi liberi dal vedere quello che è chiaro.
Ah, che tristezza. Potrei tagliarmi
le mani. E il mio sangue continuerebbe
a parlare, parlare, parlare.

MASSIMO MILANI.......COME DIRTELO


Nell’incanto della notte

abbandonata nell’attesa
sentirai sfiorarti il viso
da impalpabile carezza
e quando poi i pensieri
parleranno al cuore
Tu paziente ascolta
nella culla del silenzio
i sussurri della verità.

mercoledì, luglio 11

KATERINE MANSFIELD.......VOCI DELL'ARIA




E poi arriva quel momento raro
quando per un misterioso motivo
piccole voci dell'aria
vincono sul mare ed il vento.

Il mare ed il vento devono obbedire
sospirando e sussurrando due note
basse e prolungate, paghi di suonare
un accordo ronzante per piccole gole -

Piccole gole che cantano e salgono
verso la luce con sorprendente facilità
e una specie di magico, dolce stupore 
di ascoltarsi e riconoscersi l'una con l'altra -

Per queste piccole voci: l'ape, la mosca,
la foglia che vibra, il guscio che s'incrina,
la brezza che incurva l'erba del prato
il ronzio improvviso che fanno gli insetti.

domenica, luglio 1

ISHAK ALIOUI........IO VIVO TRA LE NUVOLE




Io vivo fra le nuvole. La realtà non è per me.
La gente dice che devo scendere.
Che le nuvole non sono un luogo per diventare adulti.
Io sorrido a loro. 
Forse un giorno, dico forse un giorno qualcuno verrà verso il basso.
Ma io mai. 
La realtà non è per me.
Io resterò qui.
 La vista è abbastanza mozzafiato.

ANNA ACHMATOVA....... A MOLTI








Io sono la vostra voce, il calore del vostro fiato
il riflesso del vostro volto,
i vani palpiti di vane ali.


fa lo stesso, sino alla fine io sto con voi.



Ecco perché amate così cúpidi

me, nel mio peccato e nel mio male,
perché affidaste a me ciecamente
il migliore dei vostri figli;
perché nemmeno chiedeste di lui,
mai, e la mia casa vuota per sempre
velaste di fumose lodi.
E dicono: non ci si può fondere più strettamente,
non si può amare più perdutamente...



Come vuole l’ombra staccarsi dal corpo,

come vuole la carne separarsi dall’anima,
così io adesso voglio essere scordata.



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