sabato, agosto 6

Scrivere






Scrivere è cercare la calma, e qualche volta trovarla. 
È tornare a casa. Lo stesso che leggere. 
Chi scrive e legge realmente, cioè solo per sé, rientra a casa; sta bene. 
Chi non scrive o non legge mai,
o solo su comando - per ragioni pratiche - è sempre fuori casa, 
anche se ne ha molte. 
È un povero, e rende la vita più povera.



3 commenti:

  1. Beh, su questo post non si può proprio aggiungere nulla se non ke dire ke la vita, purtroppo, è piena, anzi stracolma di povertà
    intellettuale perchè leggere non costa veramente nulla!
    Eli, stai postando veramente delle piccole grandi perle!
    Strabacio

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  2. Concordo alla grande con Eli!
    Francamente, non ho mai potuto capire come si possa rinunciare a vere e proprie ancore di salvataggio come la lettura e la scrittura.
    Che cosa posso aggiungere, che tu non abbia già detto?
    Soltanto questo: niente è più terapeutico, direi addirittura redentivo della parola scritta e/o letta.
    Perchè ci porta al di fuori delle nostre meschinità, ma per affrontarle.
    E tu hai sintetizzato questo concetto benissimo, anzi egregiamente.
    A me, una giornata trascorsa senza leggere o scrivre, be', mi sembra perlopiù sprecata. Volgarmente sprecata.
    Ciao!

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  3. *Eli e Riccardo:
    le buone letture ci aiutano a comprendere , l'esercizio di scrittura ci mette in contatto con un mondo privato intimo molto spesso sopito...la mia vita senza i libri, sarebbe stata sterile, sono fiera di essere stata capace di trasmette l'amore per essi ai miei figli.
    un saluto affettuoso ad entrambi

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