martedì, settembre 27

Alda Merini - La rimozione è un fatto spontaneo




La rimozione è un fatto spontaneo,

è una visita cieca al proprio universo interiore

dove appare misteriosamente la falla di un'occasione perduta.

Le occasioni si smarriscono per tanti motivi.

La paura,per esempio,è una ragione equidistante,

capace di incenerire l'amore.

Ma in fondo l'amore sarebbe ancora più rischioso,

tanto vale tenersi la paura.

Di solito si possono anche inventare i traumi,

e poi rimuoverli per trovare occasioni di perdono.

Niente può più colpire un soggetto schematizzato

in questo senso quanto la comprensione di un amico,

il quale,lungi dal colpevolizzarlo,trova valide

anche le spiegazioni più inesistenti.

Quando l'amico ti perdona,tu sei morto.

E in nome del perdono firmi con lui un vitalizio,

il solito vitalizio d'amore che viene rateizzato.

Le cambiali,almeno,danno una certa sicurezza,

consentono di dormire due giorni di fila

senza aspettare un nuovo sequestro.

Anche il peccato del resto si commette per essere perdonati.

O forse è un modo occasionale per colpire le gente,

una vendetta a scoppio ritardato?

Si ignorano a questo punto le sequenze del destino.

Magari ti capita di dover sentire una mano,

di cui non conosci l'origine,

che ti desta alle due del mattino e ti ordina:

"Svegliati che il treno parte."

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