mercoledì, dicembre 14

Odysseas Elytis ---------- L’autopsia




Dunque, si era appurato che l'oro della radice dell'ulivo
gli si era  infiltrato in fondo al cuore.
E per le numerose veglie, accanto al candeliere, in attesa dell'alba,
uno strano rossore gli aveva invaso le viscere.
Appena sotto la pelle, la linea azzurrina dell'orizzonte intensamente colorata.
E abbondanti tracce di glauco nel sangue.
Le voci degli uccelli, che nei momenti di profonda solitudine
aveva imparato a memoria sembra
che si siano riversate tutte quante insieme
tanto che non fu possibile al coltello procedere in profondità.
Piuttosto fu sufficiente l'intenzione a compiere il Male.
Che affrontò - è evidente -
nel terribile atteggiamento dell'innocente.
Sgranati , orgogliosi i suoi occhi,
con tutto il bosco che ancora si agitava sulla retina immacolata.
Nel cervello nulla, se non un'eco distorta di cielo.
E solo nella conca dell'orecchio sinistro, un po' di sabbia, sottile,
finissima come nelle conchiglie. Il che significa che spesso aveva
camminato lungo il mare, da solo,
con lo struggimento d'amore e il sibilo del vento.
Quanto ai segni di fuoco sul pube,
mostrano che andava avanti per molte ore, 
ogni volta che incontrava una donna.
Avremo frutti precoci quest'anno.

da Sei rimorsi più uno per il cielo

10 commenti:

  1. Ciao Elisabetta,bella poesia,anche quella sotto mi piace,adoro le opere di Vettriano.
    Buona serata.
    Un bacio.

    RispondiElimina
  2. Ciao Max, sembra che abbiamo gusti simili per quanto riguarda l'arte ...
    buona serata Elisabetta

    RispondiElimina
  3. ciao Mela Melinda, buona serata anche a te!

    RispondiElimina
  4. serata casalinga: che cosa c'è di meglio di una boccata d'arte sul blog della mdsl?
    niente. infatti eccomi qua.
    buona serata
    un abbraccio
    mcd

    RispondiElimina
  5. grazie per la visita e per il pensiero

    RispondiElimina
  6. Ciao Soffio...è un piacere leggere le tue argomentazioni.

    RispondiElimina