lunedì, gennaio 16

DYLAN THOMAS ------- E morte non avrà dominio




E morte non avrà dominio.
E i morti nudi sarà uno
Con l'uomo nel vento e la luna occidentale;
Quando le loro ossa saranno scarnite e le ossa scarnite andate,
Avranno stelle ai gomiti e ai piedi;
Per quanto impazziti saranno savi,
Per quanto affondino nel mare torneranno a risorgere;
Per quanto gli amanti si perdano amore resterà;
E morte non avrà dominio.
E morte non avrà dominio.
Sotto i gorghi del mare
 Quelli che a lungo giacciono non moriranno ventosamente;
Torcendosi ai tormenti al cedere dei tèndini,
Legati a una ruota, pur non si romperanno;
La fede nelle loro mani si spezzerà in due,
E i mali unicorni li trapasseranno;
Strappati da ogni lato non si spaccheranno
E morte non avrà dominio.
E morte non avrà dominio.
Mai più possano i gabbiani gridargli agli orecchi
Né onde frangersi furiose sulle rive;
Dove fiore sbocciò possa fiore mai più
Sollevare il capo agli scrosci della pioggia;
Per quanto impazzite e morte come chiodi,
Le teste dei personaggi martellano fra le margherite;
Irrompendo nel sole fin che il sole cadrà,
E morte non avrà dominio.


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