giovedì, gennaio 12

Il mio domani



Passano gli anni e il tempo affresca le rughe,
scalfisce i segreti remoti che durano nel cuore
e traccia sulle pieghe del viso il mio domani
che sarà perenne di giorni appena consumati.
Gli occhi stazionano sulla biblioteca, sui libri
a pile che non ho ancora letto e così penso
al quadrante sbiadito d’un orologio statico
e mi chiedo tra me quanto tempo mi rimane.
Il tuo ricordo pare una magia fuori del tempo
dove la memoria ondeggia su ciò ch’è perduto,
scivoli sui silenzi il vento acre dell’esistenza
e sembra prodigio il seme che diventa albero.
Fischia sulle cime l’alito ghiacciato della sera
ed una tenerezza antica si apre nel pensiero,
spalanca un canto triste nel vuoto della mente
ed un sussurro di tristezza girella nell’ignoto.
Mi porto dentro ascendenze di nomadi e fuggo
dal destino malevolo che ombreggia i ricordi,
a novembre il vento cava dal giardino le foglie
e con esse trascina via anche la gioia della vita.
Il cuore defluisce nel fiume quieto dei ricordi
e ritorna la tristezza e avanza il dolore cupo
che tende l’anima con il tocco d’una carezza
e delinea inimmaginabile il soffio della vita.
Così mi abbandono al volo d’un sogno quieto
che pure si dilata nel profilo delle ore buie,
pure c’è ancora un fremito di vita nella mente
mentre con gli occhi spalancati cerco il cielo.



8 commenti:

  1. Così mi abbandono al volo d’un sogno quieto
    che pure si dilata nel profilo delle ore buie,
    pure c’è ancora un fremito di vita nella mente
    mentre con gli occhi spalancati cerco il cielo.

    Mi riconosco molto in questi ultimi versi.

    P.s. Grazie per la montagna...è un'immagine che mostra la maestosità della natura!

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  2. La sensazione è, che tra me e te ci siano un bel pò di anni di differza , ma il sentire è simile e questa cosa mi piace, non sono ancora vittima delle babbionagine feroce...
    La montagna: omaggio a te e Metiu...
    baci

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  3. Grazie per l'omaggio allora. E no, non sei affatto vittima della babbionagine feroce. Inizialmente pensavo fossi mia coetanea (ho quasi 30 anni!)

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  4. Di voli quieti non ho memoria, sono un gabbiano pazzo eternamente in picchiata su lidi rocciosi e aguzzi! Se mi spezzo le ali o mi si scheggia il becco è il nido la mia salvezza dove resto come ora appollaiato mirando gli scogli ... aspettando il momento per nuove picchiate!

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  5. Grazie Melinda, Tu sei una creatura....io babbiona acclarata ...baci!

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  6. In bocca al lupo Andrea per i tuoi prossimi voli ,
    un abbraccio Elisabetta

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  7. ho visto solo ora questa poesia, bellissima.
    ero troppo impegnato a scalare l'omaggio :)
    grazie, un abbraccione
    matteo

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