domenica, luglio 22

Sesto Aurelio Properzio




E’ un amore impossibile” mi dici.

“E’ un amore impossibile” ti dico.

Ma scopri che sorridi se mi guardi,
e scopro che sorrido se ti vedo.
“Di notte” – tu confessi – “io ti penso.
Ti penso giorno e notte
e mi domando se stai pensando a me,
mentre ti penso”.
La società, le regole, i doveri…
ma tremi quando stringo le tue mani.
“Meglio felici o meglio allineati?”,
Ti chiedo. E il tuo sorriso accende il giorno,
cambiando veste ad ogni mio pensiero.
“Questo amore è possibile”, ti dico.
“Questo amore è possibile”, mi dici.”

8 commenti:

  1. gli amori sono possibili ma talvolta occorre gestirli molto molto bene

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  2. "- Sandokan (la figlia del Corsaro Nero): Per forza, come fai ad amare senza essere amato, a desiderare senza essere desiderato, come può un rapporto sorreggersi su te che ami il mio desiderio e il mio amore che fra l’altro non c’è, che in realtà è desiderio e amore di un desiderio e di un amore che non c’è, ma che è supposto tale? Non c’è rapporto possibile, solo quello impossibile.
    - Jolanda (la tigre di Mompracem): Solo quello impossibile, a meno che ... a meno che tu non vada ad abitare il desiderio dell’Altro, come unico desiderio che c’è, perché non ce ne sono altri, non c’è altro desiderio se non il desiderio dell’Altro, non c’è desiderio senz’Altro".
    Questo è il finale di un mio dialogo immaginario, lo so è un po' complicato e volutamente arzigogolato; forse ciò che precede ti avrebbe permesso di capire di più o forse ti avrebbe complicato un po' di più le idee ... ma era solo per dirti che io penso che esistano solo gli amori impossibili, che non vuol dire non realizzabili, ma sono quegli amori che per esistere ciascuno di coloro che amano devono attraversare l'abisso, perdersi e ritrovarsi. Non si tratta di sfidare le regole, i doveri, la società, di allinearsi o di andare in ordine sperso ... i veri ostacoli sono interni non esterni. Altrimenti c'è il semplice stare insieme il "desiderio dell'Altro".
    Un saluto

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  3. Ciao garbo...in effetti mi hai confusa un pò...a partire dall'inversione dei personaggi...comunque sia dal mio punto di vista L'amore prescinde dalle regole e può esistere e resistere malgrado l'Altro...
    un abbraccio Elisabetta

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  4. No, cara Elisabetta, non si può prescindere dall'Altro (il linguaggio è quello della teoria dello psicoanalista francese Jacques Lacan), l'Altro è ciò che ci fa essere, ciò che ci chiama ad essere qualcuno dal magma indifferenziato da cui sorgiamo. Senza l'Altro nessun soggetto sarebbe chiamato ad essere, ma è anche vero che si può semplicemente restare avviluppati al desiderio dell'Altro senza mai abitarlo, farlo proprio, senza mai attraversarne il fantasma. Vivendo una vita, in definitiva, da agente, da marionetta, da burattino, legato ai fili del discorso dell'Altro. L'altro, il suo fantasma, va attraversato, ma non è un'impresa facile. Un tempo di questo movimento soggettivo, di far nascere persone e non sudditi, si occupava la polis greca, la tragedia attica, la paideia, l'etica, la religione (pensa alle vicende di Abramo e di Giobbe, che attraversano il paradosso, la sofferenza, l'assurdo, l'abisso per diventare se stessi e non dei semplici adoratori di un Dio, alla fine della loro vicenda il loro rapporto con Dio è completamente diverso).
    L'amore è una parola vuota finché non andiamo ad abitarla, ma per andare ad abitarla dobbiamo prima perderci (accettare di morire) e poi ritrovarci, completamente rinnovati, prendendo su di noi il carico del nostro desiderio e di che senso dare al nostro essere uomo, donna, marito, moglie, amante, di essere insieme ad un'altra persona che fa parte di noi fino a non saper tracciarne i confini fra noi e lei e nello stesso tempo e assolutamente altro da noi, essere umano dotato di sentimenti, emozioni, intelligenza, di un modo di sentire totalmente diverso dal nostro e che noi non possiamo controllare ... soltanto amare nella sua alterità che vuole darsi a noi.
    Ciao

    P.S. Se tu gradissi l'intero dialogo (così magari ti sarebbe più chiara l'inversione dei ruoli dei personaggi oltre a tutto il resto), potrei inviartela in privato. Il mio indirizzo è: garbolab@virgilio.it.

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    1. In effetti io ho cercato di semplificare un pò troppo ...tu sei stata/o esaustivo quello che intendevo io e': "si può semplicemente restare avviluppati al desiderio dell'Altro senza mai abitarlo, farlo proprio, senza mai attraversarne il fantasma".
      Mi farebbe piacere ricevere il dialogo ...elirosa_2@libero.it
      a presto
      Elisabetta

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