giovedì, luglio 28

L'arte di correre sotto la pioggia (Garth Stein)

Ieri pomeriggio Roma è stata colta da un nubifragio
Ero in macchina e mi sono ricordata di un libro che avevo letto tempo fa :
"L'arte di correre sotto la pioggia" 
è il racconto breve ed in prima persona di Enzo e già qui c'è l'originalità del libro... Enzo è infatti il cane di Denny, un giovane americano pilota di auto molto bravo nel correre sotto la pioggia come il suo mito Ayrton Senna. Da qui il duplice significato del titolo (per me azzeccatissimo...) cioè la contentezza di Enzo quando Denny lo porta a correre nella umida Seattle e la bravura di Denny nel suo lavoro. Tramite il pensiero a 4 zampe di Enzo, Stein ci racconta la vita della famiglia di Denny, alle prese con la malattia della moglie Eve e con la crescita difficile della figlia Zoe. Il tutto con lo spirito e lo stile dei nostri amici a 4 zampe, sognatori della prossima pappa, di una voce per parlare e di un pollice opponibile per compiere molte più cose nella vita...

è sicuramente un buon libro, non eccezionale ed indimenticabile ma un buon libro. L'idea del racconto tramite i pensieri del cane Enzo è bellissima e piena di spunti originali. Tutto il racconto è bello ed anche il finale non è poi così scontato, anche perchè il destino del cane lo si capisce subito e quindi non c'è niente di gratuitamente melenso... Nota negativa direi la tristezza generale della storia, comunque accompagnata dalla consapevolezza che la vita si può sempre raddrizzare, bastasse anche una corsa sotto la pioggia  col proprio migliore amico... Ve lo consiglio, non è un libro indimenticabile ma mi è piaciuto molto. 
Al ricordo di questo libro, arrivata  quasi a destinazione ,ho parcheggiato l'auto e mi sono lentamente incamminata sotto la pioggia battente e' stata una sensazione a dir poco meravigliosa  l'acqua ha lavato via le tensioni, le paure e la preoccupazione, sono arrivata a casa zuppa con il vestito incollato alla pelle, ma nuova, rigenerata... 
 

2 commenti:

  1. camminare sotto la pioggia con gli auricolari alle orecchie, fermarsi di botto perchè un arcobaleno si staglia nel cielo in tutta la sua maestosità e pensare che in fondo la vita non è così male

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