Vincent Van Gogh, “Le café de nuit” |
Sono venuti.
Invadono il sangue.
Profumano a piume,
a mancanza, a pianto.
Però tu alimenti la paura
e la solitudine
come due animali piccoli
perduti nel deserto.
Sono venuti
ad incendiare l’età del sogno.
Un addio è la tua vita.
Però tu ti abbracci
come la serpe pazza del movimento
che solo ritrova se stessa
poiché non c’è nessuno.
Tu piangi sotto il pianto,
tu apri il baule dei tuoi desideri
e sei più ricca della notte.
Però c’è tanta solitudine
che le parole si suicidano.
Invadono il sangue.
Profumano a piume,
a mancanza, a pianto.
Però tu alimenti la paura
e la solitudine
come due animali piccoli
perduti nel deserto.
Sono venuti
ad incendiare l’età del sogno.
Un addio è la tua vita.
Però tu ti abbracci
come la serpe pazza del movimento
che solo ritrova se stessa
poiché non c’è nessuno.
Tu piangi sotto il pianto,
tu apri il baule dei tuoi desideri
e sei più ricca della notte.
Però c’è tanta solitudine
che le parole si suicidano.
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